Homunculus, l’Alfiere della Nigredo

Si attribuisce erroneamente l’invenzione del metodo per la costruzione di un homunculus a Paracelso, ma la pratica è già nota nell’alchimia islamica con il nome di takwin, la creazione artificiale della vita. Secondo le istruzioni riportate nel Kitab al-Tajmi occorre trovare un recipiente a forma di animale e combinare i suoi fluidi corporei, posizionandolo poi al centro di un modello di sfera celeste a cui viene trasmesso calore.

In realtà, il primo creatore di homunculus fu Zosimos stesso durante i suoi viaggi da oniromante nella Città Cinerea. Nel corso dei secoli perfezionò la tecnica a tal punto da creare homunculi in grado di prevedere il futuro. Si dice che il conte Johann Ferdinand von Kuftstein abbia dovuto raggiungere in sogno la Città Cinerea per ottenere il sapere occulto di Zosimos prima di creare i suoi embrionali wahrsagenden Geister (o “spettri scrutatori”).

L’attuale Homunculus di Zosimos è una forma di vita spiritualmente perfetta, in grado di esaminare e memorizzare una grande quantità di testi occulti, discorrere di filosofia e astrologia per giorni interi senza riposarsi né mangiare, e abbandonarsi a geniali elucubrazioni sul destino del cosmo in una lingua totalmente incomprensibile. Non da ultimo, Homunculus è in grado di muoversi agevolmente tra i mondi, essendo dotato sia di forma spirituale che di forma corporea, ed è infatti l’alfiere che Zosimos invia sui piani materiali per sbrigare le faccende più faticose.